Cento
12 Gennaio 2014
Scoppia di un grosso petardo durante il corteo contro il sindaco. Circa 300 i partecipanti

La marcia dei centesi anti-Lodi

di Redazione | 4 min

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di Federica Pezzoli

Cento. Lo scoppio di un grosso petardo ha turbato per alcuni minuti lo svolgimento della manifestazione di protesta contro il sindaco di Cento Piero Lodi e la sua giunta, che ha avuto luogo nel primo pomeriggio di ieri nelle vie del centro storico. Manifestazione che è proseguita poi in maniera pacifica e senza altre tensioni con i suoi circa 300 partecipanti.

L’episodio è avvenuto all’altezza di uno degli androni di Corte del Teatro, nei pressi della piazza principale. La dinamica dei fatti non è apparsa subito chiara: il petardo è stato fatto scoppiare in una corte, il che ha provocato un notevole rimbombo, nei pressi di un contatore del gas, facendo saltare la copertura di plexiglas che lo riparava. Sul posto si sono portati subito i carabinieri di Cento e i vigili del fuoco, che hanno riscontrato una perdita nel contatore stesso (probabilmente pregressa) che serve gli appartamenti soprastanti. Gli inquilini hanno registrato soprattutto tanta paura, a causa dell’improvviso rumore seguito alla deflagrazione, che ha colto di sorpresa gli stessi partecipanti all’iniziativa di protesta. I carabinieri, che insieme alla polizia municipale stavano seguendo lo svolgimento della manifestazione, sono subito intervenuti e hanno individuato e prelevato dal corteo l’autore del gesto, mentre sono in corso indagini per individuare altri due responsabili. Fra le ipotesi investigative che si stanno seguendo vi è anche quella riguardante alcuni sedicenti ultras della Centese.

Questo è l’unico piccolo incidente registrato durante “Dai voce alla tua città”, pomeriggio di protesta organizzato dal presidente della Centese Calcio Francesco Matera “per esprimere – come afferma egli stesso – il mio malcontento”, ma al quale hanno mano a mano aderito varie realtà, riunendo molteplici rivendicazioni anche molto diverse fra loro: dalle tasse troppo alte ai temi del degrado e della sicurezza, dalla richiesta di nuove scuole nelle frazioni alla mancanza di trasparenza. “Questa è una manifestazione apolitica, nonostante il tentativo di strumentalizzazione del sindaco”, ha precisato Matera, “qui ci sono cittadini centesi stanchi di questa gestione, che in realtà non lo è perché non sta facendo niente”. Mariana Petranelli di Cento in Movimento ha chiarito che “partecipiamo come singoli cittadini perché condividiamo le ragioni si questa manifestazione”. Fra gli aderenti anche il Movimento Giovanile Centese perché, ha spiegato un esponente, “siamo giovani e a Cento non c’è niente per i giovani”, e Democrazia Partecipata Centese. “C’è una mancanza assoluta di partecipazione e di interazione da parte della giunta con i cittadini e gli organi consultivi” lamenta Mauro Bernardi, uno degli esponenti di Democrazia Partecipata e presidente della Consulta di Cento e Penzale, “si prendono decisioni senza consultare nessuno”, gli fa eco un altro componente della Consulta.

Il corteo, formato da circa 200-300 persone, è partito alle 15 da piazzale Bonzagni: aperto da gli studenti e dai genitori che chiedevano nuove scuole per le frazioni come Alberone e Dodici Morelli, poi due grandi striscioni recitanti “Adesso basta! Cento si ribella” e “Piernocchio e le sue bugie. Bravo”, in coda i ragazzi della Centese Calcio e alcuni loro sostenitori. Fra i manifestanti anche l’associazione carnevalesca I ragazzi del Guercino, l’unica a protestare per l’annullamento dell’edizione 2014 del carnevale, le altre cinque associazioni hanno preso le distanze perché hanno ritenuto l’iniziativa “intempestiva e dal significato poco comprensibile”.

“Vergogna!”, “Meritiamo di più!”, “Chi non salta Piero Lodi è!”: questi alcuni degli slogan gridati durante la marcia. Il percorso ha seguito tutto corso Guercino con due soste nella piazza omonima, sede storica dell’amministrazione, e presso la Rocca, mentre per il ritorno si è scelto di passare per via Campagnoli, dove è avvenuto lo scoppio del petardo che ha creato un breve momento di confusione, e via Provenzali. Da qui i manifestanti sono tornati su corso Guercino, fermandosi per alcuni minuti sotto l’attuale sede degli uffici comunali gridando “Dimissioni!”. Poi i dimostranti sono tornati nei pressi di piazzale Bonzagni, dove la manifestazione si è conclusa poco dopo le 16 con un lungo applauso e con un altro coro “Chi non salta Piero Lodi è!”.

La difesa del sindaco Piero Lodi e della sua giunta arriva tramite una nota firmata “Partito Democratico Unione comunale – Cento”, che definisce quella di sabato pomeriggio “Una manifestazione senza un vero obiettivo, con molte facce note, la prevalente presenza di esponenti politici, un po’ di slogan sguaiati e il filo conduttore della voglia di fare polemica senza proporre nulla”. A dimostrarlo sarebbe il fatto che il corteo non ha “neppure chiesto di incontrare il sindaco e la giunta. Anzi: su esplicita richiesta del vicesindaco Pedaci e dell’assessore Busi il presidente della Centese Calcio Francesco Matera ha declinato l’invito a formare una delegazione per incontrare il sindaco che ha atteso invano in Palazzo Piombini, disponibile ad un incontro”.

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